Diploma di 'attrice': Accademia Naz. D'Arte Drammatica «Silvio D'Amico», Roma (1984 - 1987)
Diploma in 'Pedagogia e Didattica del Teatro' (laurea specialistica
2° livello): Accademia Naz. D'Arte Drammatica «Silvio D'Amico», Roma
(2001 - 2003)
Iscritta al corso di Laurea in 'Lingue e Comunicazione
Internazionale' dell'Università Roma Tre, curriculum 'Lingue e
Linguistica', (lingue: inglese e tedesco), terzo anno 'in corso'.
Tra gli esami dati: Fonetica e Fonologia, Glottologia e Linguistica
1 e 2 (Sintassi), Linguistica Italiana, Metrica/Retorica/Stilistica,
Antropologia Culturale, Letteratura Inglese 1 e 2, Letteratura Tedesca
1 e 2, Letteratura Italiana Contemporanea, Didattica delle Lingue
Moderne: Lo Sviluppo dell'Interlingua, Lingua e Traduzione Inglese 1 e
2, Lingua e Traduzione Tedesca 1 e 2 (2007) |
1992 - 1996: Recitazione e perfezionamento con Susan Batson - attrice, acting trainer, membro Actors' Studio - New York
2006: ancora recitazione con Susan Batson
1999 Teatro di Roma, Roma: Workshop per attori professionisti
(numero chiuso e selezione su curriculum e titoli) con Arthur Penn -
regista, presidente Actors' Studio - New York
2003 Accademia Naz. D'Arte Drammatica «Silvio D'Amico», Roma:
Recitazione e perfezionamento con Anatolij Vasil'ev - regista,
direttore «Scuola D'Arte Drammatica» (perfezionamento professionisti) -
Mosca |
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Danza:
tecnica Graham, studiata con Elsa Piperno e Stefano Valentini; tecnica
Limon ed elementi metodo Feldenkrais, studiati con Teri J. Weikel;
percorsi della tecnica Laban, studiati con Monica Vannucchi
Movimento: mimo, studiato con Angelo Corti e Marise Flach; attestato di insegnante di training aerobico (Aerobica e Step)
Canto: con il M° Carlo Napoletani e con il M° Adriana Martino
Voce: con Iva Formigoni, con Kristin Linklater (Columbia
University, N.Y.) e seminari presso il Roy-Hart Theatre, Malerargues,
Francia. Accenni di Tecnica Alexander |
segue elenco dei soli corsi di RECITAZIONE e VOCE frequentati -
1984 - 1987: con i docenti dell'Accademia - Andrea Camilleri,
Marisa Fabbri, Mario Ferrero, Walter Pagliaro, Pino Passalacqua,
Lorenzo Salveti, Aldo Trionfo - c/o Accademia Naz. D'Arte Drammatica
«Silvio D'Amico», Roma
Ottobre 1989: Stage di educazione della voce presso il Roy-Hart Theatre, Malerargues (Francia)
Dicembre 1989: Stage di educazione della voce presso il Roy-Hart Theatre, Malerargues (Francia)
Dicembre 1990: Laboratorio per attori con Jean-Paul Denizon, attore e assistente di Peter Brook, Parigi (Francia)
Agosto 1992: Workshop per attori "Work on character" con Susan Batson (Actors' Studio, N.Y.), Berlino (Germania)
Agosto 1993: Workshop per attori "Work on character" con Susan Batson, Vienna (Austria)
Novembre 1993 - Febbraio 1994: Tre mesi di laboratorio intensivo e
sessioni regolari di lavoro su "Il lavoro dell' attore" con Susan
Batson presso il Batson's Studio, New York (U.S.A.)
Maggio 1994: Workshop per attori "The three masters: mind, will and feelings", con Susan Batson, Parigi (Francia)
Giugno - Luglio 1994: Laboratorio per attori professionisti
selezionati sul Faust di W. Goethe, con Giorgio Barberio Corsetti,
presso Asti Teatro e il festival di S. Arcangelo di Romagna
Luglio 1995: Workshop per attori "Hollywood è lontana", con
Riccardo de Torrebruna (le Azioni Fisiche, secondo la tradizione russa
e americana, e il Realismo Fantastico di Vachtangov), Marche
Agosto 1995: Workshop per attori "Work on character" con Susan Batson, Berlino (Germania)
Ottobre 1995: Laboratorio intensivo per attori professionisti
selezionati "The Work", organizzato da TEE Teatro Stabile delle Marche,
sulle tecniche Strasberg, Ancona
Dicembre 1995: Workshop per attori "Hollywood è lontana n° 2", con
Riccardo de Torrebruna (le Azioni Fisiche, secondo la tradizione russa
e americana, e il Realismo Fantastico di Vachtangov), Marche
Agosto 1996: Workshop per attori "Work on character" con Susan Batson, Berlino (Germania)
Luglio 1997: Workshop per attori sulle tecniche Strasberg, con Geraldine Baron (Actors' Studio, N.Y.), Roma
Luglio 1998: Workshop per attori sulle tecniche Strasberg, con Geraldine Baron, Roma
Luglio - Agosto 1999: Workshop per attori dedicato ad Eleonora Duse, con Geraldine Baron, Asolo (Treviso)
Novembre 2000: Workshop per attori professionisti selezionati "The
Work", con Arthur Penn (Actors' Studio, N.Y.), organizzato dal Teatro
di Roma
Dicembre 2000: Workshop per attori sulle tecniche Strasberg, con Lena Lessing, Roma
Luglio 2001: Workshop per attori "Recitare davanti alla telecamera", con Lena Lessing, Roma
Gennaio 2002: Workshop per attori "Il lavoro sul personaggio", con Lena Lessing, Roma
Aprile 2002: Workshop per attori "The art of acting", con Marilyn Fried (Actors' Studio, N.Y.), Roma
Luglio 2002: Workshop per attori "Building a character with the
Method", con Elizabeth Kemp (Actors' Studio e MFA New York University,
N.Y.), Roma
Luglio 2002: Workshop per attori "Recitare davanti alla telecamera", con Lena Lessing, Roma
Luglio 2002: Workshop per attori "Freeing the natural voice", con Kristin Linklater (Columbia University, N.Y.), Roma
2002 - 2003: Laboratori e seminari con Anatolij Vasil'ev e Alessio
Bergamo, c/o Accademia Naz. D'Arte Drammatica «Silvio D'Amico», Roma
2003: Workshop per attori “Dream and Character Work”, con Elizabeth Kemp, Roma
2004: Workshop per attori “Dream and Character Work”, con Elizabeth Kemp, Roma
2006: Workshop per attori con Susan Batson, Roma |
Infine
vorrei segnalare la mia ammirazione per le due attrici da me preferite
negli anni della mia prima formazione, quelle che alla temibile
domanda: ma vorresti diventare un'attrice come chi?, rispondevo: come
Giulia Lazzarini ed Edith Clever! |
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E'
un'artista straordinaria, il mentore e l'ispiratrice di tutto ciò che
cerco di realizzare e portare avanti oggi. Non perché pensi e dica
quello che mi diceva lei, ma perché la sua energia è stata in grado di
mettere in moto ogni mia risorsa creativa ed umana con una forza ed una
determinazione inimmaginabili ed una dedizione di cui le sarò per
sempre grata. Con lei impari che la posta in gioco, come attore, è
un'altra da quella che eri abituato a rincorrere, non riesci nemmeno
più ad essere compiaciuto di te o a cercare di compiacere, ti togli
praticamente di mezzo. Hai la responsabilità di rendere completamente
riconoscibile ed universale ciò che il personaggio sta vivendo e così
specifico da cancellare qualsiasi tuo sotterfugio o trucchetto
recitativo. Non si può barare. La storia è una questione di vita o di
morte e questo è il vertice in cui devi "tuffarti" e che devi riuscire
a far emergere da te per comunicare qualcosa che sia veramente
significativo. Si può non essere d'accordo, "addolcire" il suo metodo,
intellettualizzare di più il lavoro, o renderlo più ludico...va bene.
E' l'impronta che non riesci più a toglierti: la passione e la
profondità dell'approccio. E l'emozione che ti suscita e che tu poi
t'impegni a suscitare a tua volta. O per lo meno lotti per. Come lei
non c'è nessuno, vi prego di credermi. Non sarebbe l'acting trainer più
richiesta quale adesso è (è la coach di Nicole Kidman, Juliette
Binoche, Denzel Washington e altri).
Ha sostituito la parola 'rilassamento' con la parola 'commitment'... |
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A
volte avvengono piccoli miracoli ed ecco che ci si ritrova a godere di
un privilegio raro: studiare con il regista di “Anna dei miracoli” e
“Piccolo Grande Uomo”. Bisogna allora stare lì e non farsi sfuggire
neanche una parola, un sospiro, un frammento di ricordo...stare lì a
prendersi tutto ciò che è possibile: assorbire una tradizione, uno
stile, un modo di pensare, un approccio e in più di captare e respirare
l'energia del cinema americano d'autore. E' un regista che ama gli
attori e si è affidato completamente al loro talento sapendo come
favorirlo e stimolarlo. Sostiene anzi che tutta la sua fortuna sia
dipesa dal fatto di aver lavorato con attori eccellenti ed è orgoglioso
di aver saputo dialogare con loro e trovare sempre un terreno d'intesa
creativa. Ha diretto Bancroft, Brando, Beatty, Dunaway, Hoffman,
Newman, Nicholson, e via dicendo. E' abituato al genio e non ne fa un
fatto di élite o di strordinarietà, bensì di scuola e di cultura. Cioè
di disciplina e di rispetto. Insomma a me disse: Giorgina, the theatre
is waiting for you! Feci finta di non capire, ero veramente troppo
imbarazzata. Oggi mi scappa di dire: è il teatro che aspetta me o io
che aspetto il teatro, caro Maestro? |
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Anatolij Vasil'ev/Alessio Bergamo |
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Doveva
esserci una foto di Anatolij Vasil'ev, ma non l'ho trovata. Ne ho
trovata una di Alessio che alla drammaturgia d'attore di scuola russa
nella specifica "versione" di Vasil'ev mi ha introdotto ed allenata per
circa due anni. Nel mentre di questo training ho quindi incontrato il
Maestro per un laboratorio (ahimé breve!) su Le Tre Sorelle e lavorato
direttamente con lui. Quando parlo di scuola russa intendo il Sistema
Stanislavskij e il lavoro di Michail Cechov, trasmessi da Maria Knebel.
A ciò poi si aggiunge l'evoluzione avvenuta con Vasil'ev e ancora ciò
che i suoi allievi stanno trasmettendo di essa. Comunque praticamente
l'opposto di tutto quello che dicono in America a proposito del
Sistema. In realtà il concetto di base rimane: l'attore che
organicamente lavora momento dopo momento utilizzando i suoi impulsi
reali,...anzi, attenzione alla parola "organico" che dà adito a
pericolose ambiguità di significato (su cui poi non ci si intende più),
diciamo l'attore che agisce; ma la prospettiva di analisi e la fonte
per stimolare l'immaginazione sono completamente differenti. Ci si
allontana per trovarsi, si contempla per entrare. Non si scava, ma si
annaffia e si lascia crescere. Il campo espressivo. La sensazione è
quella di togliersi fardelli ed alleggerire il gesto scenico (non
l'analisi, quella è faticosissima). Di giocare. L'oggettività del
lavoro è sconcertante. Non c'è il rischio di inciampare in tortuosità
psicologiche. Diventa facile parlare autori e linguaggi
complicatissimi. Solo a volte l'impressione è che l'Azione nasconda
l'Anima. L'Idea nasconda l'Uomo. Ma è solo un piccolo dubbio che mi
rimane di un lavoro che mi ha molto giovato ed allenato a rilasciare
con gioia e leggerezza comportamento creativo. E poi il mio
"imprinting" al Sistema rimane americano e legato al processo di lavoro
sulle scene come lo attuava Penn. Come dire...forse non riesco a dare
valutazioni oggettive. |
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