Giorgina Cantalini: diplomata ‘attrice’ presso l’Accademia Naz. d’Arte Drammatica «Silvio d’Amico» con i docenti di recitazione: Andrea Camilleri, Marisa Fabbri, Mario Ferrero, Walter Pagliaro, Lorenzo Salveti, Aldo Trionfo e Monica Vitti (1987).
Ha perfezionato i suoi studi d’attrice, sia in Europa che negli Stati Uniti, con Arthur Penn, Susan Batson, Elizabeth Kemp, Marilyn Fried e Geraldine Baron, direttore fino al 2000 e poi presidente onorario il primo e membri le seconde, dell’ «Actors’ Studio» di New York, dai quali ha appreso gli elementi fondanti la scuola americana del Sistema di lavoro dell’attore, comunemente denominata il “Metodo” e basata soprattutto sulle tecniche sviluppate da Lee Strasberg a partire da Stanislavskij.
Nel 2003 ha studiato con il regista russo Anatolij Vasil’ev ed ha approfondito così aspetti della scuola russa appartenente all’area di lavoro del “Sistema” stanislavskijano, concernenti l’analisi della composizione e le azioni fisiche.
Di fatto conosce e pratica sia “Metodo” che “Sistema”.
Si è diplomata in Pedagogia e Didattica del Teatro, presso l’Accademia Naz. d’Arte Drammatica «Silvio d’Amico»: diploma equiparato a laurea specialistica di 2° livello, al quale si accede solo tramite titoli e punteggio d’ammissione (2003).
Come tirocinio di formazione all’interno del percorso di diploma in Pedagogia e Didattica del Teatro ha preso parte a: – strutture psicologiche e strutture ludiche: corso di studi in drammaturgia teatrale a cura di Alessio Bergamo – corso e tirocinio didattico in propedeutica della danza per bambini, presso la scuola di danza Choronde, a cura di Monica Vannucchi. – drammaturgia musicale e tirocinio di didattica musicale, a cura di Alessandro Magini. – laboratori con gli allievi degli Istituti Superiori «Seneca», «Leonardo Da Vinci», «Democrito», Roma. – tirocinio finale di diploma, tappa di un progetto di ricerca sulle connessioni tra dizione e linguaggio (vedi sotto).
Diplomatasi con una tesi in: ‘Dinamiche procedurali per la lettura ad alta voce’, in cui ha approfondito problematiche relative al linguaggio e alla difficoltà di comprensione e riproduzione parlata dei testi letterari, ipotizzando soluzioni didattiche sia per il miglioramento dell’espressione e comunicazione verbale che dell’apprendimento, con particolare attenzione alle difficoltà degli studenti di scuola secondaria. Trattasi in breve di collegamenti funzionali tra l’azione e la dizione e collegamenti cognitivi tra il movimento, l’immaginazione e la fonazione.
Nel 2008 si laurea (1° livello) in Lingue e Linguistica presso l'Università «Roma Tre» con una tesi in intitolata 'Messa a punto del Focus in tentativi multipli di lettura', relatore prof. Raffaele Simone (110/110 con lode). Nel 2011 si laurea in Linguistica (laurea magistrale di 2° livello) sempre presso l'Università «RomaTre», tesi 'Marche di discorso riportato nel parlato, relatore prof. Raffaele Simone (110/110 con lode e 'dignità di pubblicazione').
Nel 2018 riceve il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia - Linguistica presso l'Università «Roma Tre». La tesi di ricerca si intitola: 'La gestualità co-verbale nel parlato spontaneo e nel recitato. Annotazione del gesto e correlati prosodici in campioni comparabili di attori italiani'. Tutor il prof. Massimo Moneglia dell'Università di Firenze, coordinatore scientifico del Laboratorio Linguistico di Italianistica LABLITA, Unità di ricerca specializzato nello studio dell'italiano parlato.
Considera le sue acquisite competenze in Linguistica la chiave di volta per la sistematizzazione delle numerose intuizioni avute durante gli anni di insegnamento per risolvere il problema delle difficoltà di collegamento tra immaginazione e messa in voce del testo drammatico/poetico da parte degli allievi attori e per una formalizzazione efficace dei materiali che scaturiscono nei sistemi di prove stanislavskijani (etjud o comunque improvvisativi).
Insegna recitazione e si occupa di pedagogia teatrale dal 1996.